Nota metodologica

L’Indice del benessere dei bambini si sviluppa intorno a 7 domini di senso (Promozione e prevenzione, Accoglienza e tutela, Educazione e inclusione, Equità tra generazioni, Conciliazione fra lavoro e cura, Benessere percepito, Qualità delle politiche) individuati per dar conto di elementi ritenuti fortemente significativi per valutare la condizione di benessere di bambini e ragazzi.

Per i 7 domini, a loro volta declinati in un numero variabile di sottodomini, è stato selezionato, un numero ridotto di indicatori (18) da un insieme di partenza ben più ampio, che presenta alcune caratteristiche desiderabili: capacità di esprimere lungo un continuum di misurazione lo star bene o lo star male dei soggetti di minore età; di natura oggettiva e soggettiva; disponibili ad un livello di disaggregazione territoriale regionale; disponibili nel tempo; buon equilibrio tra comprensibilità e comunicabilità; buone capacità descrittive, esplicative, predittive e normative.

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La valutazione complessiva è doppiamente contestualizzata, sia nel tempo che nello spazio. Nel tempo, perché le valutazioni proposte nascono dalla comparazione della situazione al 2023 – al momento dell’elaborazione dell’Indice i dati utilizzati sono i più aggiornati possibile rispetto a tale annualità – con quella al 2010 – anche in questo caso i dati utilizzati allineati per quanto possibile a tale annualità. Nello spazio, perché ogni valutazione viene rapportata a diverse dimensioni territoriali di riferimento: nazionale, delle cinque ripartizioni, regionale.

Per la sintesi degli indicatori e la costruzione degli indicatori compositi relativi a ciascun dominio ricompreso nell’ambito dell’Indice sono state sperimentate diverse tecniche. All’esito della sperimentazione è stato adottato il metodo AMPI (Adjusted Mazziotta-Pareto Index) utilizzato dall’Istat per la definizione del Benessere equo e sostenibile (BES).

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